di e con MARTA DALLA VIA e DIEGO DALLA VIA
e con ELISABETTA GRANARA
direzione tecnica Roberto Di Fresco
scene e costumi Fratelli Dalla Via
maschere Giorgio De Marchi

Produzione Fratelli Dalla Via
in collaborazione con Piccionaia Centro di Produzione Teatrale


Estate 2018. La nuova Europa delle autonomie è una confederazione di agglomerati urbani indipendenti. L’intera popolazione è raccolta in città stato ecosostenibili e iper-tecnologiche. La libera circolazione delle merci è garantita da appositi corridoi di collegamento. Le aree montane, periferiche e a bassa densità abitativa, dove non era possibile garantire la copertura totale e costante con il segnale unico digitale sono state definitivamente abbandonate ed inibite alla presenza umana.

Tutto è pulito, connesso, controllato. Tutto il resto, semplicemente non esiste. Eppure, da qualche parte c’è ancora, sporchissimo, il reale.


In un piccolo villaggio delle Alpi orientali, Speranza gestiva l’unico distributore di benzina della zona. Una minuscola piattaforma petrolifera nel cuore di un oceano di boschi. La Speranza è l’ultima a morire, si sa. Aveva 92 anni, mai una linea di febbre e tutti ormai pensavano che i proverbi non avrebbero mentito.
CHIUSO. È MANCATA SPERANZA, ORE 18 ROSARIO. L’hanno fatto lì al distributore, il rosario per la speranza. È morta pochi giorni prima dell’evacuazione, pochi giorni prima che il mondo così come l’aveva conosciuto scomparisse per sempre, pochi giorni prima che quelle cisterne arrugginite diventassero una testimonianza fossile della civiltà dei combustibili fossili. Ancora oggi il distributore è un abbraccio di veicoli assetati, lasciati lì dopo il rosario in attesa di un passato che non torna: Vespe, Api, Mosconi, rimasti appiccicati al miraggio dell’ultimo pieno. Morta Speranza tutto il resto è scomparso lasciando sul piatto gli avanzi di un pasto consumato in fretta.